Il percorso “Parti da te” è rivolto a chi desidera immergersi nella natura fino a sentirsi un tutt’uno con l’ambiente. Qui, tra lo scroscio di un torrente e il verso di un uccello, la vista, l’olfatto, il gusto, l’udito e il tatto, giocano un ruolo fondamentale nel
riscoprire se stessi.

Qui si prende consapevolezza che la propria salute e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente.

TAPPA 1 - L’INIZIO DEL PERCORSO

Benvenuto sul sentiero “Parti da te”. Qui potrai lasciare tutto quello a cui sei abituato (i rumori, gli odori, i sapori, gli oggetti della città) ed entrare in una nuova dimensione.
Comincia a camminare, ascoltati. Passo dopo passo trova il ritmo più adatto a te. Ricorda: imparare a camminare è imparare a vivere.
Quando vuoi, chiudi gli occhi e chiediti: cosa lascio? Cosa trovo?

Quando senti di “esserti perso”, fermati, senti chi sei, ritrova il tuo ritmo e procedi. Gli elementi della natura e le descrizioni sui pannelli ti saranno di aiuto.


Consigli di lettura:
● Clorofillati. Rieducarsi alla natura e rigenerarsi, Marcella Danon, Feltrinelli Editore.
● Imparare a camminare è imparare a vivere. Camminata dell’attenzione Guida pratica e testimonianze energetiche, Massimo Merulla, Independently Published, 2021.

TAPPA 2 - LA NATURA TI AVVOLGE, TI TRAVOLGE O TI STRAVOLGE?

In questo tratto in cui la natura ti avvolge, ti è più vicina, sei coperto dalle chiome degli alberi che ti fanno ombra, il sentiero si stringe, prova a camminare nel bosco e a prenderti del tempo per te per farti dire delle cose dalla natura. I grandi alberi, alti, le foglie che calpesti mentre avanzi, i raggi del sole che penetrano dalle cime, le geometrie delle cortecce e i colori, gli odori, gli insetti, i rumori…
Che cosa provi quando ti abbandoni all’abbraccio di un bosco? Che cosa ti attira e che cosa ti repelle?
Che cosa ti affascina e che cosa ti intimorisce?
“Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori.” (Reinhold Messner)

TAPPA 3 - SO-STARE

Fermati per un momento, il terreno sotto ai tuoi piedi è cambiato: togli le scarpe e metti i piedi nudi a contatto con la terra.
Accosta l’orecchio all’elemento acqua che scorre davanti a te, osserva i tuoi pensieri senza fossilizzarti su uno in particolare, ma lasciandoli fluire uno dietro l’altro. Concentrati sulla bellezza che ti circonda, facendo attenzione ai piccoli particolari: il colore di un fiore, il volo di un insetto, il canto di un uccello, la caduta di una foglia.
“Ascolta l’acqua che scorre, sentila dentro di te. Sperimenta. Più ti avvicini al fiume, più forte è il suono. Scegli una distanza che sia giusta per te. Tu sei acqua. Il nostro corpo è composto da miliardi di molecole di questa sostanza. Collegati al suo suono, alla sua forza gentile, che le consente di superare, con eleganza, ogni ostacolo. Ascoltalo entrare dal tuo orecchio sinistro, attraversarti ed uscire dall’orecchio destro. Ciò che ascolti alla tua sinistra è il suono del futuro, lo sconosciuto, il mistero che ti attende; ciò che ti attraversa è il presente della vita; ciò che esce dalla tua destra è il passato che scorre senza più tornare. Tutto passa, tutto scorre”.

TAPPA 4 - RINGRAZIAMENTO ALLA NATURA

Sei albero! Dal tronco possente e radici profonde. Sei foglia! Attaccata al ramo. Scegli un albero che ti piace ed esploralo. Guardalo, dal basso verso l’alto, nella sua maestosità. Poi, con rispetto, avvicinati.
Tocca la sua corteccia. Se ti va, abbraccialo. Sentiti parte di lui, dei suoi anni, della sua saggezza.
Respira con lui, condividi il silenzio che vi avvolge.
Proposta di una pratica per fare esperienza:
“Siediti o sdraiati in un posto tranquillo e piacevole e respira silenziosamente, chiudendo gli occhi e notando che sei al sicuro.
Immagina: il luogo è un posto all’aperto, tranquillo e sicuro, con un bellissimo scenario. Guardati intorno lentamente per scegliere un albero che ti attiri, uno che sembra quasi invitarti a fare conoscenza con te.
Esplora il tuo albero: notane la forma e la consistenza, il caldo aroma di legno e le sfumature dei colori. Diventa consapevole dei rami che si aprono sopra di te per proteggerti, il verde tranquillizzante del fogliame che ti porge un invito a rilassarti e riposare. Assorbi il tuo albero fino a che diventa un ricordo naturale, indelebile nella tua mente.
Avvicinati al tuo albero e fai la sua conoscenza: comincia ad esplorare il tronco in tutti i suoi recessi e fenditure. Passa la tua mano sulla corteccia. Nota ogni nodo o cavità. Circonda il tuo albero con le braccia, nota se riesci ad abbracciarlo tutto o se invece è così largo che non riesci a farlo. Appoggiati al tuo albero. Senti la sua forza, salda e inflessibile, protettiva e radicante. Se lo desideri puoi sederti sotto il tuo albero, con la schiena appoggiata comodamente su di esso, fiducioso che ti sosterrà, non importa quanto pesantemente ti appoggi.
Nota ora che il tuo albero non sta su da solo. Ha radici possenti che scendono a fondo, sempre più a fondo nella terra, ancorandolo al terreno e attingendo sostentamento su, su, attraverso l’intero tronco, fino alla cima. Il tuo albero è sempre saldo nel terreno e cresce nel presente, con la sua ricca storia inscritta negli anelli del suo tronco e i suoi rami pronti ai venti che soffiano. Non teme il tempo
buono né quello cattivo, si piega nella tempesta, ondeggia con la brezza, riposa sotto il cielo quando tutto è calmo e silente. Nella pioggia e nel vento, con il sole e con la neve, sotto il temporale e le piogge: sempre stabile e saldo.
Senti questa sua presenza vigorosa e fedele nella tua mente, nel tuo corpo e nel tuo cuore. Senti come sei radicato alla terra con il tuo albero. Senti la potenza e la forza, il fondamento e la prontezza a incontrare quello che c’è e quello che verrà, risoluti e irremovibili. Fai in modo di sentire la potenza del tuo albero con il suo enorme sistema di radici, collegato alla terra.
Ora rivolgi la tua attenzione verso l’alto, verso l’intrico dei rami e le foglie. Ogni ramo è unico, ognuno si intreccia con gli altri creando un bellissimo disegno del fogliame che non è mai lo stesso da un giorno all’altro e da un ramo all’altro. Le foglie assorbono la luce e creano energia. Ti forniscono protezione e ombra, sicurezza e conforto. Il loro gentile stormire è un gradevole suono per le tue
orecchie. Il gioco di luce e ombre quando si muovono i rami è piacevole ai tuoi occhi e ti dà la sensazione che ogni cosa vada bene nel mondo.
Il tuo albero è un rifugio dove gli uccelli possono fare il nido al sicuro e piccoli animali si possono riparare dagli elementi. È un nascondiglio che nessuno può vedere, che è solo per te, dove ti puoi ritirare ogni volta che lo desideri. La forza, la bellezza e la calma del tuo magnifico albero ti danno un senso di protezione e solidità. Puoi andare lì ogni volta che vuoi; puoi raffigurarlo nella tua mente e
osservarlo, appoggiarti su di esso o nasconderti dentro, ogni volta che lo vuoi o che ne hai bisogno.”

 

Consigli di lettura:
(Boon S., Steele K., Vand der Hart O. (2013). La dissociazione traumatica. Comprenderla e affrontarla. Mimesis pp 126-127).